Il 04 agosto 2016 il Senato ha approvato la “Legge Taverna” che inserisce gli screening neonatali obbligatori tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La normativa sancisce l’obbligatorietà dello screening metabolico allargato su tutto il territorio nazionale e finalmente “esami fondamentali vengono estesi in ogni Regione, senza più nessuna distinzione tra nord e sud” ha commentato la prima firmataria Paola Taverna (M5S).
I neonati italiani saranno sottoposti ad accertamenti per identificare l’eventuale presenza di malattie metaboliche ereditarie affinché, in caso di positività,diagnosi precoce e terapia possano prevenire la morte o l’invalidità dei piccoli pazienti.
Oltre all’inserimento nei nuovi LEA, al consenso informato e allo stanziamento dei fondi di cui al DM attuativo, la leggeprevede l’istituzione di un Centro di coordinamento presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e la predisposizione di un protocollo operativoda parte del Ministero della Salute: un atto amministrativo in cui vengono indicati i disturbi oggetto di screening, il bacino d’utenza ed il controllo dei costi.
Il DM attuativo stabilisce lo stanziamento dei fondi necessari (25 milioni di euro a partire dal 2016) , il panel delle malattie sottoposte a screening, le modalità del consenso informato (indispensabile per i programmi di screening sperimentali, non per quelli obbligatori). Chiarisce la necessità di personale preparato, aggiornato e specializzato per lo screening, per la conferma diagnostica e la successiva presa in carico del piccolo paziente positivo allo screening.Definisce la funzione di coordinamento regionale del sistema screening.
Lo screening neonatale allargato rappresenta un investimento per la salute ed è pertanto necessario che le regioni utilizzino unicamente per loscreening i fondi ad esso destinati.
Attualmente i nuovi LEA devono ancora essere sbloccati dal decreto tariffe equesto non garantisce a tutti i bambini l’accesso immediato e gratuito al test.
Come sopra citato, la legge 167 e il successivo Decreto Ministeriale attuativo prevedono che non sia più necessario ottenere il consenso informato dei genitori, di conseguenza è fondamentale puntare sull’ informazione.
Per questa ragione l’Osservatorio Malattie Rare collabora con la SIMMESN e il Ministero della Salute per diffondere una capillare e corretta informazione.
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