Secondo i ricercatori, l’introduzione della spettrometria di massa tandem è fondamentale per ridurre i falsi positivi
La diagnosi di iperplasia surrenalica congenita (CAH), un disturbo autosomico recessivo causato da difetti enzimatici nella sintesi dell’ormone adrenocorticotropo, si basa principalmente sulla misurazione nei neonati dei livelli di 17α-idrossiprogesterone (17α-OHP), un ormone steroideo prodotto dal corpo umano che gioca un ruolo cruciale nella biosintesi dei glucocorticoidi e degli ormoni sessuali steroidei.
L’incidenza di CAH è di circa 1 su 16.000 e le sue complicazioni, come l’iperandrogenismo e la crisi da perdita di sali, evidenziano l’importanza di metodi diagnostici affidabili.
IL RUOLO DEL 17α-OHP
La trasformazione del 17α-idrossiprogesterone in 11-desossicortisolo, un precursore del cortisolo, è mediata dall’enzima 21-idrossilasi. Questo processo è fondamentale, poiché alterazioni nella sintesi di cortisolo possono causare iperplasia adrenocorticale, dovuta a livelli insufficienti di cortisolo che attivano meccanismi di feedback negativo.
I VALORI DEL 17α-OHP IN GRAVIDANZA
Durante la gravidanza, la produzione di 17α-OHP è notevolmente aumentata, coinvolgendo il feto, la placenta e le ghiandole surrenali, il che porta a concentrazioni elevate di 17α-OHP nel sangue del neonato, che generalmente ritornano ai livelli normali entro 24 ore dalla nascita. Inoltre, il 17α-OHP funge da intermediario nella sintesi degli estrogeni e degli androgeni, contribuendo all’equilibrio del sistema riproduttivo e degli ormoni sessuali.
L’IPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA
L’iperplasia surrenalica congenita (CAH – Congenital Adrenal Hyperplasia) è un gruppo di disturbi genetici che colpiscono le ghiandole surrenali, situate sopra i reni, che producono ormoni essenziali come il cortisolo, che regola la risposta allo stress e il metabolismo, l’aldosterone, che controlla l’equilibrio idrico e salino, e gli androgeni, ormoni sessuali che influenzano lo sviluppo e la funzione riproduttiva.
L’iperplasia surrenalica congenita è causata da mutazioni nei geni che codificano gli enzimi coinvolti nella sintesi degli ormoni surrenalici. La causa più comune (oltre il 90% dei casi) è un deficit dell’enzima 21-idrossilasi, prodotto dal gene CYP21A2. Questa carenza provoca ridotta produzione di cortisolo e/o aldosterone e accumulo di precursori, che vengono deviati verso la produzione eccessiva di androgeni.
LA MIURAZIONE DEI LIVELLI DI 17α-OHP CON SCREENING NEONATALE
Tradizionalmente, il rilevamento del 17α-OHP nei neonati avviene tramite immunoassay, utilizzando campioni di sangue essiccato o siero. Tuttavia, gli immunoassay possono fornire risultati falsamente elevati nei neonati prematuri o in quelli con altre malattie non correlate alla CAH. Poiché questi test sono suscettibili a falsi positivi, è necessario eseguire uno screening secondario per confermare la diagnosi. La spettrometria di massa tandem con cromatografia liquida (LC-MS/MS) è il metodo di screening secondario più utilizzato per la quantificazione accurata di 17α-OHP. L’introduzione della LC-MS/MS ha rappresentato un miglioramento significativo rispetto agli immunoassay tradizionali, riducendo i falsi positivi e migliorando la specificità nella diagnosi delle disfunzioni surrenaliche.
Numerosi studi hanno perfezionato l’uso della LC-MS/MS per il rilevamento degli ormoni steroidei, migliorando così l’accuratezza dello screening neonatale per la CAH. Un ulteriore passo avanti è stato fatto con l’introduzione della Procedura di Misurazione di Riferimento candidata (cRMP), che fornisce un metodo altamente preciso per la quantificazione di un analita specifico, come il 17α-OHP, in campioni biologici. La cRMP permette di confrontare o calibrare altri metodi di misurazione contro uno standard di riferimento riconosciuto a livello internazionale. La sua applicazione è fondamentale per garantire che le misurazioni di 17α-OHP siano consistenti, accurate e tracciabili, supportando così diagnosi corrette in diversi laboratori e piattaforme diagnostiche [16].
Nell’ambito di uno studio recentemente pubblicato nella rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry, alcuni ricercatori cinesi hanno studiato l’uso di un cRMP per rilevare il 17α-OHP in campioni di sangue essiccato (DBS) mediante cromatografia liquida a diluizione isotopica e spettrometria di massa tandem (ID-LC-MS/MS). L’uso di isotopi stabili come standard interno (IS) in questo metodo migliora notevolmente l’affidabilità delle misurazioni. Questo approccio fornisce una base robusta per la quantificazione precisa di 17α-OHP in DBS, rappresentando un significativo progresso nella diagnosi della CAH, con miglioramenti in termini di affidabilità diagnostica e tracciabilità nei contesti clinici.
L’utilizzo della spettrometria di massa tandem con cromatografia liquida per il rilevamento di 17α-OHP in DBS – concludono i ricercatori – rappresenta un significativo progresso nel campo dello screening neonatale. Offrendo prestazioni analitiche superiori, questa tecnica migliora l’accuratezza diagnostica per CAH, contribuendo a migliori risultati di salute per i neonati affetti. Andando avanti, il continuo perfezionamento di questa tecnologia e delle sue metodologie continuerà senza dubbio a spingere i confini di ciò che è possibile nello screening neonatale e oltre.