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Ipercolesterolemia familiare: il colesterolo nei campioni DBS potrebbe aiutare la diagnosi

Ipercolesterolemia familiare: il colesterolo nei campioni DBS potrebbe aiutare la diagnosi

Secondo un team di ricercatori spagnoli, le gocce di sangue essiccato possono essere un valido strumento di screening, meno invasivo rispetto al prelievo di sangue

Huelva (Spagna) – Il rilevamento del colesterolo totale nelle gocce di sangue essiccato (dried blood spots, DBS) può essere utile per identificare gli individui con un’elevata probabilità di essere affetti da ipercolesterolemia familiare (FH) e potrebbe essere utilizzato come strumento di screening. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Diagnostics da un gruppo di ricercatori spagnoli, secondo i quali si tratta di un metodo ad elevata precisione e riproducibilità.

L’ipercolesterolemia familiare è una malattia genetica causata da mutazioni nei geni del metabolismo del colesterolo. La sua prevalenza è stimata in un caso ogni 250 individui, con un impatto su oltre 25 milioni di persone a livello globale. Nonostante sia stata riconosciuta fin dal 1988 come una priorità di salute pubblica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una malattia che rimane sottodiagnosticata. Ogni anno, in tutto il mondo nascono circa 450.000 bambini con FH, ma con gli attuali approcci diagnostici solo il 2,1% viene diagnosticato prima dei 18 anni.

Questa malattia costituisce la predisposizione genetica più diffusa alla malattia cardiovascolare aterosclerotica prematura (ASCVD), con i pazienti affetti che presentano un rischio di ASCVD da 3 a 13 volte superiore rispetto alla popolazione generale. A causa della persistente esposizione a livelli elevati di colesterolo nel sangue fin dalla nascita, la loro aspettativa di vita può essere ridotta di 20-30 anni; il trattamento con terapie ipolipemizzanti iniziato in età precoce, però, può migliorare la morbilità e la mortalità cardiovascolare fino a dieci volte. Tuttavia, nonostante queste evidenze, la diagnosi dell’FH non è aumentata sostanzialmente fino ad oggi, e nove individui su dieci, in tutto il mondo, rimangono non diagnosticati.

I ricercatori spagnoli hanno voluto valutare l’accuratezza diagnostica delle gocce di sangue essiccato, e per farlo hanno raccolto 394 campioni in totale, per poi confrontare i valori di colesterolo nel siero e nelle gocce di sangue essiccato. L’obiettivo dello studio era accertare la precisione e la stabilità dei livelli di colesterolo, al fine di realizzare un progetto pilota e implementare l’FH nel pannello di screening nazionale spagnolo.

Il metodo per determinare il colesterolo totale nei dried blood spot è stato ideato e convalidato dieci anni fa da un gruppo di esperti italiani (Corso et al.). Questa tecnica ha un vantaggio importante: riduce l’invasività del prelievo di sangue e richiede solo un piccolo volume di campione, facilitando il trasporto ai laboratori.

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Immagine di copertina generata con l’AI
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