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Screening neonatale per il deficit di ornitina transcarbamilasi: la situazione in Vietnam

Screening neonatale per il deficit di ornitina transcarbamilasi: la situazione in Vietnam

Un recente articolo si concentra sull’analisi preliminare dello screening e della diagnosi di questa condizione nei pazienti ad alto rischio presso un centro di riferimento vietnamita

Il deficit di ornitina transcarbamilasi (OTCD) è un raro disturbo metabolico ereditario legato al metabolismo dell’urea, che comporta gravi conseguenze per la salute se non diagnosticato e trattato tempestivamente. Questa condizione colpisce la capacità del corpo di eliminare l’ammoniaca, un sottoprodotto tossico del metabolismo proteico, portando al suo accumulo nel sangue (iperammoniemia). Se non gestita in tempo, l’iperammoniemia può causare gravi danni neurologici e, in casi estremi, essere fatale. Lo studio, pubblicato su Heliyon, evidenzia le sfide e i progressi fatti nell’ambito dello screening neonatale in un contesto in via di sviluppo, nello specifico presso il National Children’s Hospital in Vietnam, dove lo screening neonatale per le malattie metaboliche  tramite spettrometria di massa non è obbligatorio.

DEFICIT DI ORNITINA TRANSCARBAMILASI: PANORAMICA DELLA MALATTIA

È il più comune tra i difetti del ciclo dell’urea (con una prevalenza di 1 su 56.500-113.000), un gruppo di malattie metaboliche ereditarie che colpiscono la capacità dell’organismo di eliminare l’ammoniaca. Questo disturbo, legato al gene OTC che si trova sul cromosoma X, si manifesta in modo più grave nei maschi, mentre le femmine possono presentare una sintomatologia più lieve o essere asintomatiche. Le mutazioni che annullano completamente l’attività dell’ornitina transcarbamilasi (OTC) causano la forma grave ad esordio neonatale, mentre le mutazioni che comportano una riduzione dell’attività dell’enzima sono responsabili delle forme ad esordio più tardivo.

I sintomi della carenza dell’enzima ornitina-transcarbamilasi, presente nei mitocondri del fegato e dell’intestino, includono vomito, letargia, convulsioni, encefalopatia e, nei casi più gravi, coma e morte. Tuttavia, i sintomi possono essere variabili e non sempre immediatamente evidenti, rendendo complessa la diagnosi precoce.

LO STUDIO IN VIETNAM

Nei Paesi in via di sviluppo come il Vietnam, la diagnosi e la gestione delle malattie metaboliche ereditarie, tra cui il deficit di ornitina transcarbamilasi, rappresentano una sfida significativa a causa della mancanza di risorse e infrastrutture adeguate. Sebbene nei Paesi più avanzati esistano programmi di screening neonatale ben strutturati che facilitano la diagnosi precoce di queste condizioni, in Vietnam lo screening sistematico per i disturbi metabolici è ancora limitato a causa di vincoli economici e infrastrutturali.

Lo studio analizza i dati di 21 pazienti raccolti tra aprile 2020 e novembre 2023 presso il National Children’s Hospital in Vietnam, con l’obiettivo di valutare l’efficacia dello screening e della diagnosi del deficit di ornitina transcarbamilasi in pazienti ad alto rischio. L’analisi si basa su un campione di pazienti che presentavano segni e sintomi sospetti o che avevano una storia familiare di disturbi del ciclo dell’urea. È stata condotta una valutazione retrospettiva delle concentrazioni di aminoacidi misurate mediante spettrometria di massa tandem e dei loro rapporti in pazienti con OTCD ad insorgenza precoce e tardiva. I risultati preliminari suggeriscono che l’iperglutaminemia, in combinazione con concentrazioni di citrullina basse o normali e rapporti specifici, può servire come marcatore affidabile per lo screening della malattia ad esordio precoce in pazienti ad alto rischio. Tuttavia, questi marcatori si sono dimostrati meno sensibili nel rilevare la forma ad insorgenza tardiva, anche nei pazienti sintomatici.

L’obiettivo principale dello studio è stato quello di identificare le lacune nel processo di screening e diagnosi della malattia rara presso il centro vietnamita. Gli autori hanno cercato di comprendere se i protocolli attuali siano adeguati per identificare i pazienti a rischio, quali siano le principali difficoltà nella diagnosi e gestione della malattia, e come questi ostacoli possano essere superati. La pubblicazione, inoltre, mira a fornire raccomandazioni per migliorare l’approccio diagnostico e terapeutico nei pazienti con un sospetto di carenza di ornitina transcarbamilasi.

RISULTATI E SFIDE

Dall’analisi emerge che, sebbene ci sia una crescente consapevolezza del deficit di ornitina transcarbamilasi tra i medici del centro, la diagnosi precoce rimane una sfida. I pazienti inclusi nello studio spesso sono stati diagnosticati solo dopo la comparsa di sintomi gravi, come l’encefalopatia iperammoniemica, evidenziando diversi problemi: ritardo nella diagnosi, difficoltà di accesso ai test genetici a livello locale e grandi sfide nella gestione a lungo termine della malattia, a causa della non disponibilità delle terapie e dei prodotti dietetici specifici o della spesa insostenibile per le famiglie. Lo studio ha alcuni limiti, ma le tematiche affrontate restano valide.

Sebbene siano stati fatti progressi significativi nella consapevolezza della malattia e nella sua gestione, rimangono numerose sfide da affrontare, in particolare per quanto riguarda la diagnosi precoce e l’accesso alle cure. L’introduzione di programmi di screening neonatale mirato, la formazione continua dei professionisti sanitari e il miglioramento dell’accesso ai test genetici e ai trattamenti e il supporto alle famiglie rappresentano passi cruciali per migliorare la diagnosi e la gestione della carenza di OTC in Vietnam (e non solo).

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